
Sempre più giù. La Roma ormai sa solo perdere. Terza sconfitta consecutiva in campionato dopo quelle con Siena e Inter, la quarta se si aggiunge anche quella in Champions League contro il Chelsea. Il 3-1 di Udine fa sprofondare i giallorossi in piena zona retrocessione, a soli due punti dall'ultimo posto di Torino e Reggina. «Probabilmente ho lavorato male - ha ammesso Luciano Spalletti a Sky - Bisognava comportarsi diversamente. Non abbiamo capito ancora che dobbiamo giocare in velocità e poi fare bene in fase difensiva. Anche con l'Inter è andata così. I giocatori possono anche sbagliare, ma è il lavoro che deve avere una valenza fondamentale. Devo impedire che questo avvenga ancora, l'essenziale ora è cambiare qualcosa».
L'ARBITRAGGIO - Molto contestato l'arbitraggio di Saccani, che ha concesso un rigore all'Udinese per fallo di Tonetto fuori area su Floro Flores e poi ne ha negato uno a Vucinic, addirittura ammonito per simulazione. «Il rigore dell'Udinese? Non c'era - afferma il tecnico della Roma - Ho visto abbastanza bene dalla panchina, sono episodi che non ci girano a favore... Il fallo su Vucinic? Sembra rigore, sicuramente l'ammonizione non ci sta».
L'ANALISI - « Da qui in avanti credo che dovrò usare metodi diversi: va data forza all'evidenza, bisogna gestire meglio la fase difensiva. Se il mio modo di lavorare non funziona più forse va trovato un sistema per riuscire a farmi capire meglio, per inculcare un modo di spiegare meglio le cose». Ma Spalletti va anche oltre, non si limita più a prendersi le responsabilità della crisi di questa Roma. Si spinge nel profondo e affronta quello che tutti si chiedono. «Non so se è finito un ciclo- dice ai microfoni della Rai- di sicuro è un momento negativo, si sta portando avanti un modo di lavorare che non funziona più. Abbiamo cominciato con delle difficoltà che ci siamo portati dietro per tutte queste prime giornate, senza riuscire a migliorare qualcosa. Episodi a parte, in attacco si sono perse quelle caratteristiche di una squadra che segnava molto come eravamo noi. Siamo lenti, spesso gli avversari ci indicano la strada corretta perchè ribaltano l'azione e vanno in gol. Mettiamo troppi giocatori nella metà campo avversaria, c'è troppo fraseggio, perdiamo palloni preziosi e succede quello che oggi si è ripetuto più di una volta».
IL RICHIAMO DEL PRESIDENTE - «Non abbiamo alibi, lo ripeto anche questa volta, ma certi errori macroscopici danneggiano la Roma, ma soprattutto mancano di rispetto ai nostri tifosi». Rosella Sensi da Roma ha seguito la partita dei suoi. L'ennesima sconfitta ha fatto andare su tutte le furie il presidente giallorosso che se la prende con l'arbitro e non solo. «Per quanto mi riguarda la squadra da oggi andrà in ritiro per dimostrare onore verso questa maglia e rispetto per i nostri tifosi». Questo il messaggio per la squadra. Poi torna sulla questione arbitrale. «Mi dispiace dirlo, non è nel mio temperamento, ma il rigore concesso all'Udinese e quello non dato a noi con l'ammonizione di Vucinic mi vedono allibita di fronte a così poca professionalità . Tutto ciò mi fa tornare in mente i momenti in cui mio padre si trovava nella stessa situazione ...».
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