Domenica sera...Derby!!

Questa stracittadina per noi romanisti è piena di paura e terrore per come può finire. Mi aspetto gli spalti dei cugini pieni zeppi di striscioni e slogan inerenti la nostra situazione in classifica. Nella vigilia del derby più pericoloso per l'AsRoma ho selezionato poche righe che ricordano la mia mentalità e la vostra..."in questo giorno", e spero che domani sera i Romani della squadra possano trasmettere agli altri componenti quello che noi trasmettiamo dalla curva ogni domenica.

“Ogni derby risente di una particolare atmosfera, che attanaglia il tifoso, il giocatore, il dirigente. Nell’atmosfera delle stracittadine sono tutti coinvolti. E’ un’atmosfera che prende la città, il rione, la borgata, la stessa famiglia. I mass-media, con la loro esasperante attenzione, contribuiscono, poi, a far montare la tensione, quasi a renderla esplosiva. Sicché, ad ogni vigilia di Roma/Lazio, si congettura sui possibili risultati, ma, soprattutto,sui possibili incidenti.

“Una città, una squadra: storia dell’A.S. Roma” - dicembre 1977 Enrico Mania”.

"Nel momento del trionfo il piacere non si irradia dai giocatori verso l'esterno fino ad arrivare ormai smorzato e fiacco a quelli come noi in cima alle gradinate; il nostro divertimento non è una versione annacquata del divertimento della squadra, anche se sono loro che segnano i gol e che salgono i gradini di Wembley per incontrare la Principessa Diana. La gioia che proviamo in queste occasioni non nasce dalle celebrazioni altrui, ma dalla celebrazione delle nostre; e quando veniamo disastrosamente sconfitti il dolore che ci inabissa, in realtà, è autocommiserazione, e chiunque desideri capire come si consuma il calcio deve rendersi conto prima di tutto di questo. I giocatori sono semplicemente i nostri rappresentanti, e certe volte, se guardi bene, riesci a vedere anche le barre metalliche su cui sono fissati, e le manopole alle estremità delle barre che ti permettono di muoverli..."

"Febbre a 90' - Nick Hornby"

Chiedo una sola cosa alla squadra...vedere a fine gara le maglie intrise di sudore, che nessuno si tiri indietro perchè la Roma non è più la squadra che deve dare spettacolo, ma deve diventare oparaia e umile per superare quest'ostacolo. Nessun modulo o tattica inventata ma solo un bagno di umiltà e realtà; una presa di coscienza dei propri limiti!

Un unico obbiettivo: VINCERE.