Quickribbon Aquilani-Roma, pochi giorni per decidere il futuro

mercoledì 18 febbraio 2009

Aquilani-Roma, pochi giorni per decidere il futuro

Momento difficile per l'azzurro, ferito dalla contestazione delll'Olimpico contro il Genoa. La società preme per l'allungamento del contratto fino al 2013. Lui glissa: "Penso a Siena ed Arsenal". Intanto a Trigoria compare lo strisicone "Aquilani non si tocca!"
Il sabato del villaggio giallorosso avrebbe bisogno di un Giacomo Leopardi per essere raccontato. La storia di Alberto Aquilani, in fondo, ha qualcosa a che fare con la poesia del calcio e le sue disillusioni. Sabato prossimo, perciò, un Roma-Siena che in altri tempi non avrebbe suscitato troppa attenzione — cannibalizzato com’è dalla sfida in arrivo con l’Arsenal — corre il rischio di rappresentare un punto di svolta del rapporto tra il centrocampista della Nazionale e la società giallorossa.
ESAME OLIMPICO - La storia è nota: Dieci giorni fa i fischi piovutigli addosso dal suo pubblico per un paio di passaggi sbagliati hanno ferito profondamente Aquilani. Non solo. I giorni successivi anche alcuni commenti dell’etere romano sono stati improntati all’insofferenza e così lo strappo si è inevitabilmente acuito. Mai come adesso la possibilità di lasciare la Roma è stata vicina. Per questo se — doverosamente — i tifosi sabato giudicheranno la sua prova, in fondo anche per lui le loro reazioni rappresenteranno un test su cui decidere una fetta di futuro.
SENSI & C. - La dirigenza giallorossa lo sa bene. Non a caso subito dopo la contestazione col Genoa, i vertici si sono mossi contattando il manager del giocatore, Franco Zavaglia. Rosella Sensi, Daniele Pradè e Cristina Mazzoleni hanno sollecitato perché si arrivi al rinnovo del contratto, in scadenza nel 2010. La palla — manco a dirlo — è fra i piedi di Alberto, che risponderà a breve. Ma anche se la parte economica andrà messa a punto (il centrocampista punta ad avere un ingaggio di circa 2,2 milioni di fisso e la società offre 1,5 più i premi), i veri nodi da sciogliere sono due: il suo utilizzo futuro e il rapporto con i tifosi. Al di là della questione stipendio, infatti, Aquilani chiede certezze e tranquillità, altrimenti meglio un addio concordato con la Roma. Magari (come ultimo favore) anche dopo aver firmato un rinnovo che consentirebbe al club una cessione più vantaggiosa. E la prima società che lo accoglierebbe a braccia aperte è nota: l’Inter di Moratti, che da alcuni anni non manca di mostrare stima per le grandi potenzialità del centrocampista.
VOGLIA ARSENAL - L’importante comunque adesso è tornare a giocare, e Siena appunto — vista l’assenza contemporanea di De Rossi e Perrotta — potrebbe essere l’occasione adatta, anche perché perdere ancora terreno nella rincorsa alla Champions League 2009-10 potrebbe essere pericoloso. D’altronde, dopo la lieve distorsione alla caviglia che lo ha privato della trasferta di Bergamo, ieri l’azzurro ha fatto fisioterapia e lavoro differenziato, mentre oggi tornerà in gruppo. "Per sabato penso di essere pronto ed essere protagonista — ha detto Aquilani — ma soprattutto voglio esserci contro l’Arsenal perché quella è una partita troppo importante, alla quale mi dispiacerebbe mancare. L’affronteremo col massimo della concentrazione". Sicuro, ma ora il futuro si chiama Siena.

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