
Entrambi gli equipaggi, 250 militari in tutto, sono rimasti illesi e la collisione «non ha compromesso la sicurezza nucleare» nè dei reattori di propulsione nè delle armi, hanno precisato i ministeri della difesa di Francia e Gran Bretagna. Ancora ignote le cause. Un'inchiesta è stata avviata per capire come due sottomarini di quella portata potessero trovarsi sullo stesso specchio d'acqua nonostante i sofisticati sistemi radar a disposizione di entrambi i mezzi navali. Le autorità tacciono e si appellano al segreto militare. «È un incidente molto grave», si allarma l'esperto Stephen Saunders: «è la prima volta che due sottomarini di due nazioni amiche sono coinvolti in un tale incidente». E l'associazione ecologista francese «Sortir du nucleaire» accusa le autorità francesi di avere «nascosto la verità». Le due unità, la britannica Hms Vanguard e la francese Triomphant, in missioni separate nell'Atlantico del nord, entrambe in grado di lanciare missili balistici nucleari - ne avevano ognuna 16 a bordo - sarebbero rimaste comunque danneggiate nell'incidente, senza però avarie ai reattori nucleari. «La capacità di deterrenza del Regno Unito è rimasta sempre inalterata e la sicurezza nucleare non è stata compromessa», ha commentato il ministero della difesa britannico. Anche per la marina francese - sebbene «la cupola sonar (i radar del mare), situata sul muso (del Triomphant) sia stata danneggiata» - l'incidente «non ha provocato il ferimento di alcun membro dell'equipaggio nè compromesso la sicurezza nucleare». I due sottomarini sono rientrati alle rispettive basi, l'Hms Vanguard a Falsane, in Scozia, il Triomphant a Brest, in Bretagna.
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