
La Curva Sud dice no alla tessera del tifoso, visto come ultimo lasciapassare del calcio moderno. Lo fa attraverso un comunicato di trenta righe, senza divisioni di sorta fra gruppi organizzati visto che non ci sono specificazioni nella firma del volantino. Quello della curva è una specie di monito alle coscienze dei tifosi romanisti invitati a prendere consapevolezza di «questo nuovo strumento (la tessera del tifoso appunto, ndr ) rilasciato (dietro pagamento!!) dalle società di calcio e dalle questure» che «andrà a sostituire i biglietti cartacei e gli abbonamenti». Secondo i ragazzi della Curva Sud la Tessera del tifoso «sarà l'unico modo per accedere agli stadi e con il tempo (a breve a dire il vero) diventerà anche tessera punti (accumulabili soprattutto con l'acquisto nei negozi convenzionati!!), bancomat, carta prepagata...eccetera». E, ancora, «sarà una schedatura preventiva da parte delle questure per tenere sempre sotto controllo ogni "movimento del tifoso"»; e - soprattutto - «sarà la SCUSA (scritto in maiuscolo, ndr ) per allontanare per sempre dagli stadi tutti coloro che cercano, anche contro le volontà politiche vigenti, di accendere con passione, voce e colore le curve d'Italia». E' proprio dalla passione che parte il testo della Sud. «La nostra passione - si legge - per il tifo sano che da sempre ha contraddistinto la tifoseria romanista e in generale il tifo "all'italiana" si trova a dover affrontare sempre maggiori ostacoli». Da qui prende le mosse il comunicato, da una serie di considerazioni sullo stato attuale del tifo organizzato: «Siamo giunti forse all'epilogo di una distruzione chiamata "legge Amato".
Stiamo subendo il divieto già noto a tutti di introdurre all'interno dello stadio tutto ciò che ha fatto grande il nostro modo di tifare: megafoni; fumogeni; coreografie; bandiere e striscioni». Rimedi - sempre secondo la nota degli ultras - non ce ne sarebbero perché quelli proposti appaiono ulteriori ostacoli: «A fronte di questo ci sono stati offerti: difficoltà sempre maggiori nell'acquisto dei biglietti, uno stadio strutturalmente fatiscente e inadatto che si cerca di nascondere dietro fratini gialli con scritto steward, sperimentazioni di parcheggi inesistenti, sempre più illeciti sportivi ed amministrativi della società». Secondo la Sud «adesso quest'ultimo atto prenderà il nome di "tessera del tifoso"». E il cerchio si chiude: «Questa sarà la spallata definitiva dello Stato al tifo "all'italiana" che sparirà per lasciare posto al tifo "all'americana" fatto di gadgets, hot dog, televisione».
Il comunicato si chiude con un'esortazione: «Tifoso giallorosso in piedi!. Affrontiamo, insieme come sempre, una nuova battaglia».
Firmato: La Curva Sud.
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