Quickribbon Forze dell'ordine in allerta, ma fuori dallo stadio

venerdì 3 aprile 2009

Forze dell'ordine in allerta, ma fuori dallo stadio

Discutere sulla sicurezza dei tifosi, porre rimedio ai sempre più frequenti casi di violenza, sono alcuni degli argomenti del dibattito 'La violenza negli Stadi. Quale futuro?' nella sala Conferenza stampa dello stadio 'Castellani' di Empoli. In discussione il nuovo modello organizzativo per la gestione della sicurezza allo stadio che prevede l'assenza delle Forze di Polizia dai campi e la gestione della sicurezza delle partite affidata agli steward.
Discutere sulla sicurezza dei tifosi, porre rimedio ai sempre più frequenti casi di violenza, sono alcuni degli argomenti che verranno approfonditi nell'incontro - dibattito 'La violenza negli Stadi. Quale futuro?'. L'appuntamento si terrà stasera nella sala conferenza stampa dello stadio 'Castellani' di Empoli e avrà come linea guida il nuovo modello organizzativo per la gestione della sicurezza allo stadio. Il 'modello', sperimentato da due anni ormai, prevede l'assenza delle Forze di Polizia dai campi e la gestione della sicurezza delle partite di calcio affidata agli steward, il resto è lasciato al buon senso e alla civiltà dei tifosi.
Ad Empoli per sei incontri consecutivi le partite di calcio tenutesi al 'Castellani', si sono svolte sotto lo sguardo vigilante dei soli stewards e dei componenti del G.O.S. sotto la supervisione del Dirigente e di tre operatori della squadra stadio del Commissariato empolese. In occasione delle gare, i contingenti della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri, abitualmente in servizio nelle aree di pertinenza dello stadio, sono stati impiegati in attività di controllo del territorio in ambito cittadino, pur in stato di allerta per la gestione di eventuali criticità emergenti.
Lo scorso 7 marzo, in occasione della partita Empoli - Salernitana le forze dell'ordine sono rimaste a distanza dallo stadio anche in occasione di accese animosità da parte dei tifosi. La gara si è conclusa con la contestazione della squadra campana da parte dei rispettivi sostenitori, prima dagli spalti e poi in prossimità della zona di accesso agli spogliatoi. La professionalità del Dirigente del servizio e dei componenti della Squadra Stadio, supportati da un gruppo di stewards addestrati per la gestione delle criticità, si sono rivelate sufficienti ad evitare che la situazione degenerasse.
L'avvio della fase sperimentale di questo nuovo modello di gestione dei servizi di sicurezza allo stadio è stata resa possibile solo attraverso la condivisione del progetto da parte del Dirigente del Commissariato, dell'Ufficiale dell'Arma dei Carabinieri, del Delegato alla Sicurezza della Società dell'Empoli e del Coordinatore degli stewards, insieme con una costante attività di informazione e formazione degli stewards stessi. L'attuazione del nuovo modulo è stata possibile anche grazie alla disponibilità della Società dell'Empoli, che, rispondendo alle esigenze rappresentate dalla Questura, si è fatta carico di tutti gli oneri e gli adempimenti necessari per superare le criticità strutturali e logistiche dell'impianto.
Anche allo stadio 'A. Franchi' di Firenze, in modo diverso, è stato attuato lo stesso modulo sperimentale. Alla luce del diverso contesto ambientale e dei grandi numeri costantemente registrati (dai 20.000 ai 30.000 spettatori), in concomitanza con alcune partite di campionato ritenute compatibili, è stato disposto un impiego ridotto e sempre più a largo raggio delle risorse previste per i servizi allo stadio. In particolare, anche a Firenze, in alcuni casi aliquote di personale sono state impiegate in controlli mirati, che hanno interessato specifiche aree della città. Il dispositivo, sino ad oggi attuato in via sperimentale, non può rappresentare la regola per tutte le gare, in quanto legato alle condizioni ambientali ed al tenore dei rapporti tra le tifoserie. Resta quindi necessaria, allo stato, la pronta disponibilità dei contingenti della Forza Pubblica per fronteggiare eventuali problematiche emergenti, connesse alle singole gare e alle dinamiche delle folle.
La gestione della sicurezza negli stadi ad oggi ha consentito a Firenze di riportare le famiglie allo stadio, registrando, anche nelle gare in passato ritenute ad elevato rischio, la presenza di bambini che giocano all'interno del parterre della Curva Fiesole, mentre i genitori assistono alla gara dagli spalti. La professionalità dei Funzionari impegnati nei servizi e la capacità di interpretare le esigenze di sicurezza della città da parte dei contingenti della Forza Pubblica, ed in particolare dell'VIII Reparto Mobile di Firenze e del Battaglione dell'Arma dei Carabinieri, rappresentano un elemento imprescindibile per l'attuazione dei dispositivi.
Significativo si è rivelato l'approccio metodologico improntato all'estremo rigore nell'applicazione della normativa vigente nei confronti degli autori di atti illeciti e al costante dialogo con i rappresentanti delle tifoserie, intrapreso dalla Questura di Firenze. A distanza di due anni è possibile registrare l'azzeramento delle tensioni nei confronti delle Forze dell'Ordine. Il progetto richiede un continuo ed attento monitoraggio delle condizioni e delle dinamiche ambientali. La sua attuazione nel prosieguo del campionato di calcio in corso sarà assicurata, anche per singoli settori degli stadi di Firenze ed Empoli, in occasione di tutti gli incontri per i quali in sede di Tavolo Tecnico ne venga valutata la praticabilità.

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