Vista da me: Quel palo Benedetto sotto la Curva Nord

Benedetto. Un aggettivo, certo, ma ormai anche un nome, visto che i tifosi della Roma l’hanno ribattezzato proprio così. Non è ancora un idolo come Totti o De Rossi, ma poco ci manca. Gli sono stati dedicati gruppi su Facebook, è protagonista in decine di blog di tifosi, in rete è un vero e proprio “cult”. Benedetto, alto 244 centimetri, è uno dei migliori difensori della squadra di Claudio Ranieri e negli ultimi mesi ha salvato più gol lui che il portiere della Roma, Lobont o JS non fa differenza. Benedetto è (sia...) il palo destro della porta dell’Olimpico piazzata sotto la Curva Nord. La gente che ha una Lupa tatuata sul cuore gli vuole bene come a un figlio, un fratello, un parente strettissimo. Un amore (beh, un grande affetto sì...) sbocciato la sera del 6 dicembre dello scorso anno quando, durante il derby contro la Lazio, respinse un tiro da due passi di Zarate, pochi attimi prima di quella leggendaria prodezza di Julio Sergio su Mauri. C’è chi, dopo il fischio finale di Rizzoli, quella sera andò addirittura a dargli un bacio, per ringraziarlo. Nel marzo scorso, esattamente il 27, Benedetto divenne di nuovo protagonista, visto che al minuto numero novantacinque della partita tra Roma e Inter, con i giallorossi in vantaggio di un gol, respinse un tiro a botta praticamente sicura di Milito. Ma quanto ha combinato Benedetto nella stagione in corso, ha (quasi) dell’incredibile. Durante Roma-Bologna del 19 settembre (2-2) ha parato un tiro da due passi di Paponi, poi, in Champions League, ha respinto una conclusione di Traorè (Roma-Cluj 2-1, 28 settembre) quindi nel recente derby d’inizio novembre (Lazio-Roma 0-2, 7 novembre) ha stoppato un tiro di Foggia e, infine, sabato scorso ha respinto da par suo un gran destro dal limite di Sanchez (Roma-Udinese 2-0, 20 novembre). Bene, no? Se fate un po’ di conti, insomma, vi accorgerete che a Ranieri ha regalato davvero un sacco di punti. E c’è ancora chi lo considera un palo e nulla più...

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