Alla presentazione del Sei Nazioni, questa mattina al Salone d'Onore del Coni a Roma, si è parlato anche dell'ampliamento dello stadio Flaminio. "E' la casa del rugby, poi se un giorno dovesse servire l'Olimpico con i suoi 75-80mila, noi siamo a disposizione...", ha detto Petrucci. Sulla questione legata all'ampliamento dell'impianto di viale Tiziano è intervenuto anche Federico Mollicone, presidente della commissione cultura del Comune di Roma: "Amministrazione e FIR hanno fatto squadra e stanno lavorando per portare a meta il progetto Flaminio", ha spiegato. "Martedì prossimo saremo dalle soprintendenze (beni culturali e archeologici) per analizzare e armonizzare il progetto secondo le istanze che saranno avanzate". La procedura, una volta approvato il progetto, prevede la consegna dell'impianto dal Comune alla FIR, che potrà cominciare i lavori per arrivare finalmente ad avere il tanto agognato stadio da 40mila posti, "mantenendo il rispetto per la struttura", ha specificato Mollicone. E Dondi? "C'é un accordo con il Comune per giocare nel 2013 in uno stadio ristrutturato ed adeguato alle esigenze del Board del Sei Nazioni", ha detto il presidente della FIR. "Se per quella data lo stadio non sarà pronto, studieremo soluzioni alternative temporanee. Perché se restano i veti delle soprintendenze, non partono i lavori".
giovedì 27 gennaio 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento