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giovedì 26 aprile 2012

Le giustificazioni di Baldini, che giustificazioni non sono

Oggi abbiamo perso, ancora. O si perde o si vince, non sappiamo pareggiare. Oggi forse abbiamo visto, come poche altre volte, scarso impegno dai giocatori Giallorossi che hanno giocato solo un tempo, complice anche un errore di valutazione di Luis Enrique, che si è espresso nello scegliere l’11 titolare sbagliato, egregiamente corretto nell’intervallo. E’ innegabile che di errori ne ha commessi anche mr. Garcìa, ma anche solo pensare che un altro allenatore avrebbe potuto fare tanto meglio con questa squadra mi sembra molto più voglia d’illudersi che altro. La Roma quest’anno ha cambiato ben 11 giocatori (questo se ci atteniamo esclusivamente al discorso rosa), ma nonostante questo ci sono ancora moltissimi giocatori appartenenti al vecchio corso, evidentemente fuori luogo. Non è cattiveria, non è irriconoscenza, ma è semplice oggettività: Perrotta, Taddei, Cicinho, Greco, Simplicio…cosa possono dire in questo tipo di calcio? in questo tipo di calcio ci vogliono palle, abnegazione, quantità, spirito di sacrificio, determinazione e tantissima qualità. Colpe ne hanno anche Sabatini e Baldini, che a Gennaio potevano migliorare la squadra, ma forse era troppo spendere altri soldi importanti dopo aver speso quasi 100 milioni in totale solo in estate. Colpe ne hanno soprattutto, però, i giocatori. Sono loro che vanno in campo, loro che devono dare tutto per la causa, loro che devono correre dal 1′ all’ultimo minuto. Personalmente sono, neanche tanto stranamente, d’accordo con Baldini: gli obiettivi erano altri ed una rosa farcita di giovani non ha saputo reggere la “botta” del cambio di obiettivo, di pressioni. La società ha effettivamente parlato sempre e solo di costruzione d’identità, di preparazione per gli anni venturi, salvo nominare il terzo posto quand’era impossibile ed ipocrita non farlo. All’inizio dell’anno, però, nessuno ha promesso niente. E credo che questo misunderstanding abbia creato tutta questa spiacevolissima situazione, per cui i tifosi pretendono la Champions e per cui Luis Enrique viene colpevolizzato tanto. Si è forse sopravvalutata la rosa Giallorossa, scordandosi della presenza di giocatori inadatti e inadeguati al tipo di calcio da proporre. Questa potrebbe essere anche una spiegazione alle continue sconfitte della Roma nei momenti clou della stagione. Prendiamo due esempi apparentemente accomunabili, ma solo apparentemente: Roma e Juventus. Ambe due le squadre hanno cominciato la stagione con obiettivi diversi da quelli per la quale si sono trovate a lottare: la Roma per l’Europa League, la Juventus per la Champions. I Giallorossi, probabilmente “a causa” della presenza in rosa di moltissimi giovani, non sono stati in grado di abituarsi ai nuovi obiettivi e “si sono visti minare le proprie certezze” (cit. Baldini); i bianconeri, invece, si sono adeguati alla grande, aumentando addirittura l’intensità, strappando addirittura la leadership al Milan campione d’Italia, strafavorito a vincere la A. I bianconeri, però, hanno una rosa più matura, con meno giovani. Vorrei chiudere con una semplice constatazione: quando Baldini dice “era tutto previsto, avevamo già immaginato di trovare queste difficoltà e l’avevamo detto a più riprese“, voi preferite dare ragione a lui o a sedicenti giornalisti e/o esperti di calcio? saprà Baldini quali erano i piani e gli obiettivi, no? E’ questo che non riesco a capire, è una domanda a cui non riesco a darmi una risposta. E’ chiaro che perdere così tante volte e farlo malissimo dia fastidio a molti, ma pensateci bene, nessuno aveva promesso un ingresso in Champions: anzi!! abbiamo pochi punti in meno rispetto all’anno scorso: anno in cui si sarebbe dovuto lottare per lo Scudetto. Nella passata stagione siamo arrivati sesti, con sogni di gloria; quest’anno, cominciando con i piedi di piombo, siamo praticamente come lo scorso anno. Dopo un anno di cambiamenti, dopo un anno 0. E’ questo il misunderstanding a cui mi riferisco: forse molti si sono illusi di poter vincere tutto e subito, ma è stata una vera e propria auto-illusione. Sì, sono stati spesi soldi, ma ci sarà un motivo se si è investito su giovani e non su giocatori più esperti al primo anno, o no? lo sapranno i dirigenti questo, o no? Chiudo, prometto, con un ultimo pensiero: secondo molti la proprietà americana è delusa dagli insuccessi stagionali…vorrei dire a questi molti, però, che i primi a parlare di progetto pluriennale furono proprio i nostri proprietari.

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