Quickribbon Resuscitiamo tutti. Pure Lazzari

giovedì 26 aprile 2012

Resuscitiamo tutti. Pure Lazzari

Quando l’unica gioia diventa l’amarezza più grande capisci quanto sia maledetta questa stagione. Fa meno male di due anni fa ma il 25 aprile che si trova a vivere la Roma è comunque da dimenticare. Doveva essere la giornata del riscatto dopo il ko di Torino e doveva essere la giornata della rincorsa al terzo posto visto che la Lazio aveva perso 2-1 in casa di un Novara quasi retrocesso. Il gol di Mascara aveva fatto sorridere i romanisti che stavano riempiendo lo stadio, il gol di Lazzari, due ore dopo, li ha fatti piangere. La Fiorentina di Delio Rossi espugna l’Olimpico 2-1, mette quasi in cassaforte la salvezza e festeggia dopo 20 anni in uno stadio che, negli ultimi tempi, le aveva regalato solo delusioni. Esce a pezzi invece la Roma, contestata prima, dopo e durante il match nonostante la Curva provi nei momenti decisivi a sostenere la squadra verso l’ennesima rimonta che non riesce. Non riesce nei numeri, non basta il pari di Totti dopo il vantaggio al secondo minuto d Jovetic, e non riesce nell’orgoglio e nel carattere: De Rossi ammonito salterà il Napoli, idem Osvaldo, espulso per una reazione isterica nei confronti dell’arbitro Brighi. Il codice etico questo sconosciuto, verrebbe da dire. Così come verrebbe da dire che sconosciuta è la personalità di una squadra che sembra non sapere cosa sia l’approccio giusto alle partite. Si comincia con Luis Enrique che riporta De Rossi a centrocampo e Totti in attacco a fianco di Osvaldo e Borini. Per la Fiorentina Cerci-Jovetic davanti con Amauri lasciato inizialmente in panchina. La mossa di Delio Rossi dà subito i primi frutti con i viola in vantaggio: dopo un’incursione dalla sinistra, Lazzari crossa al centro dell’area per Jovetic, che di testa stacca indisturbato indirizzando il pallone con un pallonetto alle spalle di Curci. La Roma accusa il colpo e non riesce a trovare il ritmo partita: la squadra di Luis Enrique appare imbambolata e rischia di andare più volte sotto 2-0. Se si esclude un tiro di Totti su punizione al quarto d’ora finito al lato, la squadra giallorossa non tira praticamente mai in porta. La Fiorentina, invece, spinge e si vede: al 30’ si rischia il 2- 0, prima con Cerci che lanciato da Jovetic spara addosso a Curci e poi su una punizione dalla sinistra, con Nastasic che per un soffio non arriva sul pallone. La Roma gioca così male che dalla Curva Sud parte l’Olè al contrario, di scherno ad ogni tocco dei giallorossi. Passano i minuti e la musica non cambia: ancora i viola sfiorano il raddoppio: ad 1’ dalla fine del primo tempo è Curci a tenere a galla la sua squadra con una strepitosa parata su tiro angolato di Jovetic in piena area. Le cose in casa giallorossa proprio non vanno e Luis Enrique prova il tutto per tutto con due sostituzioni all’inizio della ripresa: dentro Marquinho per Josè Angel e Gago per Greco. La mossa pare dare i suoi effetti. La Roma inizia a farsi più pericolosa prima con Heinze e poi proprio con il nuovo entrato Gago. All’11’ è Osvaldo a sfiorare l’1-1 sottomisura. La Roma insiste con Totti, ma i viola rivanno vicini al 2- 0 con Jovetic in contropiede. Al 26’ la Roma pareggia: Gago fa partire un tiro da fuori area che viene intercettato da Totti col sinistro e finisce alle spalle di Boruc. Raggiunto l’1-1, la Roma si butta in avanti alla ricerca di una vittoria che sarebbe fondamentale per l’Europa. Luis Enrique tenta il tutto per tutto e inserisce persino il giovane Tallo per cercare il 2-1. Che arriva, ma a parti invertite. Al secondo minuto di recupero su una respinta di Curci su Ljajic Lazzari raccoglie il pallone, si libera di Taddei e fa secco Curci. Piovono fischi su fischi. E non c’è nient’altro da aggiungere.

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