
WASHINGTON - Una "seria risposta globale" per affrontare una crisi globale, che non si risolverà in una notte: alla Casa Bianca il presidente americano George W. Bush riceve i ministri finanziari del G7 per discutere le attuali turbolenze finanziarie, mentre il direttore generale del Fondo Monetario internazionale, pur appoggiando il comunicato dei Sette Grandi, lancia un nuovo allarme: "Il sistema finanziario globale è sull'orlo di un collasso sistemico per l'intensificarsi dei problemi di solvibilità delle maggiori finanziarie americane e europee. Le azioni dei prossimi giorni saranno cruciali". "Siamo davanti a una grave crisi globale che richiede forti risposte globali. Siamo insieme in questa crisi, ne usciremo insiemé afferma Bush, invitando al massimo coordinamento così da evitare che 'le azioni prese da un paese contraddicano o danneggino le azioni di altri paesi'. 'Faremo tutto quello che deve essere fatto per risolvere la crisi, l'economia mondiale uscirà più forte da tutto questò, ha aggiunto il presidente americano, constatando come nella passate crisi alcuni paesi avevano scelto di isolarsi, mentre 'stavolta le cose sono differenti: i leader riuniti a Washington questo fine settimana stanno lavorando tutti insieme'. All'incontro alla Casa Bianca ha partecipato anche il presidente del Financial Stability Forum e governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, che ha valutato come "molto importante" la riunione. Secondo il presidente del Financial Stability Forum 'serve cooperazione: il comunicato del G7 dimostra che c'é volontà di interazione e questo è stato apprezzato dai mercatì e dà un 'segnale giusto'. 'Ora abbiamo bisogno di azione, un'azione congiuntà, ha constato Draghi, non volendo ricorrere al termine 'coordinamento perche' troppo ambiziosò. Di fronte a una crisi come quella attuale, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, ritiene necessario 'estendere il G8 ad altri Paesi', tenendo così conto delle nuove realtà economiche emergenti. Parlando all'ambasciata italiana al termine degli incontri del G7 e del Fondo Monetario, Tremonti ha spiegato come 'il vecchio G7, poi G8, controllava l'80% del pil del mondò, mentre ora si ferma al 50%. Di fronte alla crisi che 'e' globalé e senza precedenti, secondo Tremonti 'va data una risposta non solo tecnica ma anche politica'. La crisi in atto, la più seria da 1930, sta 'spingendo gli Usa sull'orlo della recessione - ha osservato il commissario europeo agli Affari Economici Joaquin Almunia -, mentre l'attività economica europea si sta contrarendò. Pur privilegiando una soluzione privata, Almunia ritiene che data l'ampiezza 'dei problemi sistemici, un' azione pubblica decisiva é stata necessaria e lo è ancora per rompere il circolo di svalutazioni degli asset, pressione sui titoli e crisi delle banché. Almunia ha promosso l'intervento coordinato delle banche centrali sui tassi e ha precisato che, se venissero confermate le indicazioni sull'inflazione, ci sarebbe spazio in Europa per ulteriori tagli del costo del denaro.EUROGRUPPO A PARIGI, AZIONE SU BANCHE - I quindici capi di Stato e di governo della zona euro si sono dati appuntamento oggi a Parigi per cercare di dare un segnale convincente ai mercati della loro determinazione a dare una risposta coordinata a una delle più gravi crisi finanziarie degli ultimi decenni. Una risposta che, secondo anticipazioni del quotidiano 'Le Figaro, potrebbe prendere la forma di un piano di sostegno al settore bancario ispirato di quello annunciato da Londra. Un'ipotesi, questa, che sembra indirettamente confermata dal ministro dell'economia e delle finanze Christine Lagarde che stamani ha parlato di una 'maggiore presenza dello stato nelle banche'' che 'sono in Europa sottocapitalizzate'' come una delle "probabili piste" dell'incontro di domani. La riunione dell'Eurogruppo dovrebbe prolungare a livello europea la via tracciata venerdì dalla riunione del G7 che autorizza gli stati a prendere le misure che ritengono necessarie per assicurare la liquidità monetaria, garantire i depositi e impedire il fallimento delle istituzioni finanziarie importanti. All'indomani del vertice del G7 che ha concluso una settimana nera per le borse di tutto il mondo, gli europei della zona euro si riuniscono per 'definire un piano di azione congiunta' assieme alla Banca centrale europea, come ha annunciato l'Eliseo al termine di un incontro tra il presidente Nicolas Sarkozy con il primo ministro José Luis Zapatero. Il capo del governo spagnolo non aveva gradito l'esclusione del suo paese dal vertice che aveva riunito una settimana fa i leader di Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna e i presidenti della commissione europea José Manuel Barroso, della BCE Jean Claude Trichet e dell'Eurogrupo Jean-Claude Juncker. Secondo 'Le Figaro' l'idea di un'azione ispirata dal piano di salvataggio annunciato da Londra 'si sta facendo strada a grandi passi'. Si tratterebbe, spiega, di generalizzare in Europa il principio di una garanzia pubblica di prestiti interbancari e di debiti obbligazionari emessi dalle banche per rilanciare il credito. Queste misure, precisa, andrebbero ad aggiungersi ai piani di ricapitalizzazione già decisi da alcuni paesi e all'inienzione di liquidità da parte della BCE. Il piano dovrebbe essere accompagnato da una revisione delle norme contabili e la creazione di una cellula di sorveglianza in Europa. Secondo il ministro agli affari europei francese, Jean-Pierre Jouyet, tutti questi elementi dovrebbero "essere tenuti in conto nel quadro del patto di stabilità e crescita". Secondo molti osservatori, molto dipenderà dall'atteggiamento di Berlino che finora era assai reticente a imbarcarsi in un'azione collettiva. Ieri la cancelliera Angela Merkel e il presidente Sarkozy hanno molto insistito sulla loro comune indentità di vedute. La Merkel, che secondo il quotidiano 'Haldelsblatt, si accinge a presentare lunedi' un piano di urgenza al consiglio dei ministri, ha già indicato di essere cosciente della necessità dell'intervento dello stato in quanto " i mercati incontrollati non sono in grado di gestire i loro problemi". Per "ottimizzare le chance di coordinamento" Sarkozy ha annunciato che riceverà all'Eliseo prima della riunione dell'Eurogruppo il cancelliere Gordon Brown che non vi partecipa in quanto il suo paese non appartiene alla zona euro. Alla riunione, che inizierà alle 17, parteciperanno oltre ai leader dei 15 paesi della zona euro anche il primo ministro Francois Fillon, il presidente della commissione europea, José Manuel Barroso e il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet.
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