
"Negli ultimi due anni ho imparato a perdere, che è fondamentale perchè prima o poi tutto il mondo perde". Dopo la due giorni di test al Mugello, a bordo della Ferrari per festeggiare le rispettive vittorie, il Campione di Tavullia ha raccontato al sito motogp.com come ha imparato a perdere e sopratutto a diventare Campione del Mondo: "Il carattere e lo stile sono imprescindibili anche quando si perde, soprattutto se vuoi tornare a vincere. Ci sono molti punti importanti, la preparazione fisica e mentale sono alla base, e considerando che avevo non pochi problemi, ho provato a risolverli uno ad uno cercando di arrivare concentrato alla prima gara". In riferimento al team e alla scelta di cambiare le gomme Valentino ha affermato: "Sono molto contento del lavoro che ha svolto il mio team, visto che all'inizio dell'anno avevamo difficoltà con le Bridgestone e c'era molta pressione perchè Michelin era partita bene e tutti pensavano avessi commesso un errore. Mi ero reso conto che gli pneumatici Bridgestone avevano un gran potenziale. Ad ogni modo avevo bisogno di questo cambio, avevo avuto problemi con Michelin, piccoli guai però il solo cambiamento mi ha fornito motivazioni extra - i passi avanti della M1 per Rossi sono stati notevoli -Lo scorso anno la nostra moto era molto lenta, non era solo una questione di gomme. Poi c'è stato un grande sforzo da parte di Yamaha per migliorare la M1. Mi accorgevo test dopo test che i giapponesi stavano davvero lavorando alla grande". E sui suoi avversari "The Doctor" ha dichiarato: "Sapevo che era Stoner il pilota da battere, solo per quanto aveva fatto nel 2007. Dall'altra parte anche Pedrosa non era da sottovalutare: mi è sempre piaciuto, sa guidare molto bene e ero convinto fosse in forma. C'era anche Lorenzo, che arrivava dopo due titoli in 250 e conoscevo il suo talento, come del resto quello di Dovizioso. È un grande e ha fatto ottimi risultati con una moto più lenta di quelle ufficiali, sono convinto che sarà un rivale difficile da battere in futuro".
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