
La Roma ha vinto e i burini hanno perso, la Roma ha conquistato meritatamente i tre punti e i burini hanno meritatamente perso in quel di Siena. Due facce di Roma capitale, e pensare che un girone fà le cose erano diverse, il burino precedeva niente meno che il divino di Roma, il padrone dell’Urbe, adesso invece la storia ripropone quel tema monotono e continuamente presente, Roma in vantaggio sui burinozzi. La Roma non vede l’ora di giocare il derby, gli altri non vedono l’ora che la stagione finisca presto, troppe magre figure, vien da ridere quando in molti vedevano la Lazio d’inizio stagione, parlavano di scudetto, di secondo posto, di Champions, di coppa Uefa, ora, caduti, per l’ennesima volta nell’anonimato, sperano nel derby per rianimarsi o per cadere nelle profondità degli abissi. Alla Roma il suo popolo chiede di fare la Roma, come all’andata, una gara non brillantissima ma di sostanza, l’obiettivo più 11 dai cugini è alla portata, mandarli 11 volte a quel paese, il loro numero preferito come gli anni di B che hanno vissuto, loro che ancora parlano, loro che attaccano tutti, loro che dovrebbero vergognarsi per quello che da anni stanno combinando. Noi siamo orgogliosi di non essere come loro, di essere nati nel 1927 e non 27 anni prima, di essere Romani e Romanisti, di avere come simbolo una squadra ed una città, non come chi è ospite senza permesso di soggiorno della nostra cara ed amata ROMA.
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