'Italy: there's more than bunga bunga'. Parola di Pasquino. Ma anche di Giordano Bruno, del bersagliere di Porta Pia, dei garibaldini al Gianicolo e degli angeli di Ponte Sant'Angelo. Parte dalle statue piu' famose di Roma la protesta del movimento dei cittadini 'Nessun dorma', che si dice stanco "di un Paese in cui viene permesso al presidente del Consiglio di monopolizzare il dibattito politico con una degradante sequela di comportamenti vergognosi e offensivi della dignita' delle donne". Sono 150 le statue 'indignate' di Roma che oggi hanno mostrato a passanti e turisti cartelli con slogan come 'C'e' un'Italia che non chiude gi occhi', 'Il corpo dell'Italia non e' in vendita' e 'Pietrificata da questo ciarpame'. "Anche le statue si sono indignate", si legge in una nota di 'Nessun dorma', "ora tocca a tutti noi, persone in carne e ossa, alzarci in piedi e riprendere in mano il nostro destino: senza lasciarci vincere dall'assuefazione cui siamo stati costretti, ma creando un movimento della societa' civile capace di restituire dignita' al Paese". Per il gruppo, "e' ora che l'Italia dimostri di essere migliore di come viene rappresentata dall'attuale Governo. Una Nazione fatta di donne e uomini che ogni giorno lavorano, o provano a farlo, in maniera dignitosa per creare un Paese migliore, in cui i genitori non spingono le proprie figlie a partecipare ai festini di Arcore. L'Italia e' un Paese che purtroppo da quindici anni vive nell'umiliazione di una democrazia zoppa". 'Nessun Dorma' si definisce "un gruppo spontaneo senza alcuna collocazione partitica ne' organizzazione articolata, nato semplicemente dall'esigenza da parte di gente comune di far sentire la propria voce".
lunedì 7 febbraio 2011
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