Quickribbon Una Fiesole senza C.A.V.

martedì 8 febbraio 2011

Una Fiesole senza C.A.V.

Il Collettivo Autonomo Viola non esiste più. E' un ricordo, lungo trent'anni, che d'ora in poi farà parte solo della storia del mo­vimento ultras. La decisione, unanime, come si sottolinea in un comunicato diffuso ieri, è stata presa il 5 febbraio. «Da oggi in poi, nes­suno vedrà più il nostro striscione appeso ne­gli stadi. Ci resteranno le amicizie che sono na­te e che hanno permesso al nostro gruppo di rendere la nostra Curva Fiesole tra le più bel­le e rispettate nel panorama degli ultras ita­liani. Fieri di questo mito, orgogliosi di averlo vissuto».
LA NASCITA - Un mito, quello del Colletivo, che nacque nel marzo del 1978, quando ad una tra­sferta a Verona comparve per la prima volta quello striscione, assieme ad un giglio e ad una scritta 'Curva Fiesole'. Da allora, il Collettivo è sempre stato al fianco della squadra. Lo ha fat­to negli anni della rivolta in città per la cessio­ne alla Juventus di Roberto Baggio, così come nel periodo d'oro con Ranieri allenatore, quan­do la città cominciò davvero a cullare il sogno del terzo scudetto.
ENTUSIASMO E RINASCITA - Erano quegli gli anni dell'entusiasmo portato in città dalla nuova proprietà, i Cecchi Gori, gli anni che portaro­no la Fiesole ad essere conosciuta in tutta Eu­ropa per la straordinarietà delle coreografie inventate, dalla gigantografia dei monumenti di Firenze, fino al cuore con il battito stilizzato e all'immagine caricaturale della squadra ve­stita come i calcianti simbolo della città. Il Col­lettivo c'è stato sempre, anche quando la squa­dra fu trascinata dai risultati in serie B e poi dal fallimento in C2. Quegli stessi ragazzi che avevano girato l'Europa tra Camp Nou e Wem­bley furono i primi a spalare la neve per per­mettere ad una Fiorentina privata anche del suo stesso nome di scendere in campo per risa­lire la china il più in fretta possibile. Da qual­che giorno, il Collettivo fa parte del passato.
FUTURO DA DECIDERE - E adesso chi andrà al cen­tro della Curva Fiesole? Il posto che per anni è stato dei vecchi Ultras e da 33 del Collettivo con la sola eccezione di un tempo brevissimo nel quale ci andarono i 'Giovani della Fiesole' da chi verrà occupato? Come si ridisegnerà la geografia politica del fulcro del tifo viola? Pro­babilmente toccherà agli aderenti al 'No alla Tessera', il gruppo - che però non è ancora un club - che si è radunato intorno alla protesta contro la tessera del tifoso. Hanno fatto senti­re la loro voce senza timori reverenziali e si so­no stretti attorno al bandierone raffigurante Antognoni.
LEADERSHIP - Sono loro che in questo ultimo pe­riodo hanno assunto la leadership della Fieso­le, loro che erano presenti la notte della conte­stazione alla squadra dopo la trasferta di Ro­ma, loro che hanno mandato alcuni rappresen­tanti all'incontro all'hotel dei Medici con An­drea Della Valle, Corvino e Cognigni alla vigi­lia della gara col Genoa. A questo punto c'è solo da capire se loro si diranno pronti ad accetta­re il ruolo di leader della curva. La decisione la si saprà nei prossimi giorni e la si vedrà in oc­casione della prossima gara casalinga, Fioren­tina- Inter (mercoledì 16 febbraio), quando si riapriranno i cancelli e la Fiesole farà vedere chi si sistemerà al centro della Curva.

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