Il Collettivo Autonomo Viola non esiste più. E' un ricordo, lungo trent'anni, che d'ora in poi farà parte solo della storia del movimento ultras. La decisione, unanime, come si sottolinea in un comunicato diffuso ieri, è stata presa il 5 febbraio. «Da oggi in poi, nessuno vedrà più il nostro striscione appeso negli stadi. Ci resteranno le amicizie che sono nate e che hanno permesso al nostro gruppo di rendere la nostra Curva Fiesole tra le più belle e rispettate nel panorama degli ultras italiani. Fieri di questo mito, orgogliosi di averlo vissuto».
LA NASCITA - Un mito, quello del Colletivo, che nacque nel marzo del 1978, quando ad una trasferta a Verona comparve per la prima volta quello striscione, assieme ad un giglio e ad una scritta 'Curva Fiesole'. Da allora, il Collettivo è sempre stato al fianco della squadra. Lo ha fatto negli anni della rivolta in città per la cessione alla Juventus di Roberto Baggio, così come nel periodo d'oro con Ranieri allenatore, quando la città cominciò davvero a cullare il sogno del terzo scudetto.
ENTUSIASMO E RINASCITA - Erano quegli gli anni dell'entusiasmo portato in città dalla nuova proprietà, i Cecchi Gori, gli anni che portarono la Fiesole ad essere conosciuta in tutta Europa per la straordinarietà delle coreografie inventate, dalla gigantografia dei monumenti di Firenze, fino al cuore con il battito stilizzato e all'immagine caricaturale della squadra vestita come i calcianti simbolo della città. Il Collettivo c'è stato sempre, anche quando la squadra fu trascinata dai risultati in serie B e poi dal fallimento in C2. Quegli stessi ragazzi che avevano girato l'Europa tra Camp Nou e Wembley furono i primi a spalare la neve per permettere ad una Fiorentina privata anche del suo stesso nome di scendere in campo per risalire la china il più in fretta possibile. Da qualche giorno, il Collettivo fa parte del passato.
FUTURO DA DECIDERE - E adesso chi andrà al centro della Curva Fiesole? Il posto che per anni è stato dei vecchi Ultras e da 33 del Collettivo con la sola eccezione di un tempo brevissimo nel quale ci andarono i 'Giovani della Fiesole' da chi verrà occupato? Come si ridisegnerà la geografia politica del fulcro del tifo viola? Probabilmente toccherà agli aderenti al 'No alla Tessera', il gruppo - che però non è ancora un club - che si è radunato intorno alla protesta contro la tessera del tifoso. Hanno fatto sentire la loro voce senza timori reverenziali e si sono stretti attorno al bandierone raffigurante Antognoni.
LEADERSHIP - Sono loro che in questo ultimo periodo hanno assunto la leadership della Fiesole, loro che erano presenti la notte della contestazione alla squadra dopo la trasferta di Roma, loro che hanno mandato alcuni rappresentanti all'incontro all'hotel dei Medici con Andrea Della Valle, Corvino e Cognigni alla vigilia della gara col Genoa. A questo punto c'è solo da capire se loro si diranno pronti ad accettare il ruolo di leader della curva. La decisione la si saprà nei prossimi giorni e la si vedrà in occasione della prossima gara casalinga, Fiorentina- Inter (mercoledì 16 febbraio), quando si riapriranno i cancelli e la Fiesole farà vedere chi si sistemerà al centro della Curva.
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