
Dopo la sconfitta in casa del Siena il presidente della Lazio è andato su tutte le furie: "Si può perdere, ma lottando. Sono sempre stato puntuale con i pagamenti, ma ora vedranno". La sconfitta contro il Siena, la terza consecutiva, ha mandato su tutte le furie il presidente della Lazio, Claudio Lotito. Già nei giorni scorsi il numero uno biancoceleste si era proclamato "giudice spietato", soprattutto nel caso in cui la squadra non avesse portato a casa punti fondamentale per avvicinare la zona Uefa. A una settimana dal derby contro la Roma la decisione di mandare la squadra in ritiro con conseguente silenzio stampa è, per Lotito, l'unica soluzione per ridare concentrazione alla compagine laziale. "Non si può perdere così, si può perdere ma devi lottare. Loro non mi conoscono, adesso cambio" ha intimato il presidente della Lazio a Milano per un workshop sugli stadi modulari, alla presenza del presidente del Coni, Gianni Petrucci, di quelli della Federcalcio, Abete e della Lega, Galliani, e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport. Crimi. "A Siena non prendono stipendi da quattro mesi? Io sono stato sempre puntuale coma la morte, ma adesso cambio". La Lazio andrà da oggi in ritiro per tutta la settimana, probabilmente a Norcia, per preparare il derby di sabato prossimo. Silenzio stampa dei giocatori. Parla solo Rossi. "E' colpa mia ma non mi dimetto, la squadra mi segue".
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