McLaren di nuovo sotto processo Fia: il 29 aprile

La McLaren torna nella bufera. Due anni dopo la sentenza della Fia che azzerò i punti del team di Ron Dennis 'causa Spy Story', ora la scuderia anglotedesca rischia di fare la stessa identica fine. Ipotesi al colmo del pessimismo, ma i metereologi assicurano che stormi di nuvoloni neri si stanno dirigendo in direzione Walking. Ragione diversam rispetto a quella situazione, ma conclusione uguale? In questo caso è il pasticcio di Melbourne in regime di safety car, costato a Lewis Hamilton la squalifica dal Gp (perdendo dunque il podio che gli era stato inizialmente assegnato ai danni di Jarno Trulli), a finire sotto processo. Max Mosley non ha gradito le bugie post-gara e comunque l'idea di mettere il suo caro amico Ron Dennis nel centro del mirino probabilmente non gli dispiace. Di certo c'è che è stato convocato un Consiglio Mondiale straordinario il prossimo 29 aprile per discutere della situazione, delle versione false date ai commissari a fine gara e della violazione dell'articolo 151 del Codice Sportivo Internazionale. L'accusa è forte: "Aver attuato in modo fraudolento o realizzato in modo pregiudiziale qualsiasi atto pregiudizievole per lo sport dei motori". Per la cronaca è lo stesso articolo per cui la McLaren finì sotto processo all'epoca dello spionaggio. La risposta della squadra anglotedesca al momento è stata di massima collaborazione, accettanto l'invito della Fia a presetnarsi davanti al Consiglio Mondiale di Parigi e licenziando il direttore sportivo Dave Ryan (già sospeso in precedenza) sul quale sono state addossate tutte le colpe da Hamilton e dal team. Ron Dennis si ciede se questo basterà per evitare una nuova punizione esemplare ai suoi danni, per giunta in una stagioen già complicata con la monopostoc he fatica a tenere il ritmo di Brawn, Williams e Toyota...

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