Davanti ad una tragedia come quella che si sta vivendo in Abruzzo il calcio ha preferito non fermarsi. Silenzio su tutti i campi, ma lo spettacolo doveva comunque continuare. Senza dubbio difficile vivere con la spensieratezza di sempre lo spettacolo calcistico. Come non pensare alle centinaia a di vittime del sisma? In fondo la ferita era ancora fresca e in molti avevano auspicato lo stop dei campionati così come avvenuto come in occasione dell'uccisione di Raciti nella sfida di Catania. E invece no. Il calcio non si è fermato. Un minuto di silenzio e poi via a correre dietro a quel pallone, come se nulla fosse accaduto. Unanime il pensiero del tifo, soprattutto di quello organizzato. In tutti gli stadi il silenzio è durato più del semplice minuto indetto dalla Lega Calcio. Subito dopo il calcio di inizio la maggior parte dei gruppi organizzati ha preferito sospendere i propri cori nelle prime battute dell'incontro. Il pensiero è stato poi espresso con degli striscioni emblematici...Siamo noi...quelli che rovinano il calcio?

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