Per Luciano Spalletti c'è solo risultato con la Fiorentina, ma il capitano ha un problema al ginocchio. Sull'interessamento della Juve: "Nessun contatto, leggo i giornali". Aria di mobilitazione, nella Roma. La famiglia Sensi è impegnata nell'ascoltare, e valutare, le offerte che le arrivano da imprenditori esteri, stretta tra la voglia di continuare il suo cammino nel calcio e la necessità di cedere (almeno in parte) le proprie quote per sopravvivere. Spalletti non cade certo dalle nuvole, già vaccinato dall'incertezza creata un anno fa dalla "questione Soros". Il tecnico prova a isolare sé e la squadra da un ambiente che non parla d'altro che di prospettive future, impegnato nel giocarsi le ultime possibilità Champions in casa della Fiorentina. "Le voci in merito alla società non ci danno fastidio- sorride Spalletti- sappiamo quello che dobbiamo fare, provare a vincere le gare anche nei momenti difficili. Non so niente di queste voci, non mi hanno detto niente. Ci vorrebbe qualcuno accanto a me, che non vedo, quindi...". Quindi la frecciata è all'assenza di qualcuno legato alla proprietà che possa aiutarlo a fare chiarezza, magari dandogli una mano in una conferenza stampa per forza di cose assorbita da un argomento così importante. Poco prima l'ennesimo comunicato, che continua a confermare quanto le trattative con gli intermediari di una cordata svizzero-tedesca siano tuttora in piedi. "(...) Come già comunicato, i contatti attualmente in corso con i soggetti che hanno manifestato il proprio interesse sono in una fase di verifica dell'esistenza dei presupposti per valutare eventuale operazioni. Nessuna offerta, né da parte dei soggetti chiamati in causa dagli organi di stampa, né da altro soggetto, è stata formalizzata, direttamente o indirettamente al gruppo Italpetroli. (...) Si coglie l'occasione per ribadire l'assoluta armonia dei rapporti con il gruppo Unicredit". In pratica il comunicato della Roma smentisce le cifre uscite nelle ultime ore, che vorrebbero già pronta un'offerta di ben 280 milioni da parte del gruppo con a capo l'imprenditore tedesco Flick, ribadendo, però, che sono in essere dei "contatti". Si tratta, quindi, e fonti bancarie sono pronte a giurare che questo fine settimana potrebbe risultare decisivo, in un senso o nell'altro. Proprio mentre la Roma si giocherà le pochissime possibilità di agguantare il quarto posto contro la Fiorentina, sua diretta rivale. "Credo che noi meriteremmo quella posizione- è deciso Spalletti- soprattutto viste le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare in questa stagione. Dobbiamo lottare per arrivare in fondo, per rispetto dell'ambiente dove viviamo. I viola forse possono accontentarsi anche di un pari, potendo gestire quindi due risultati su tre, mentre noi dobbiamo assolutamente vincere". Vincere di nuovo con una formazione rimaneggiata. "Totti ha sentito un pizzico al ginocchio, ma dovrebbe farcela". Il capitano si è fermato nell'ultimo allenamento, ma proverà fino all'ultimo a essere in campo, vista l'importanza della gara. Niente da fare per Vucinic, che si è arreso per il fastidio a gluteo e schiena, così come per Menez. Sarà quindi Baptista a partire sulla sinistra, con Perrotta trequartista e il ballottaggio sulla destra tra Brighi e Taddei. In difesa spazio di nuovo al poco rassicurante Artur. "A Doni abbiamo sempre chiesto se voleva giocare e ha sempre risposto di essere nelle condizioni di farlo. Ora però sente più dolore del solito al ginocchio", se la cava Spalletti. Il brasiliano, che viene descritto già con le valigie pronte, si farà visitare all'estero e non è escluso un intervento chirurgico. Questione di programmazione futura, con Spalletti che si innervosisce quando si prova a parlare del suo di futuro. "Il mio rapporto con la società è privato, ne parlo all'interno. Io non sono stato contattato dalla Juventus, né da nessun altro, sono cose che leggo sui giornali. E poi mi sembra ingeneroso per gli allenatori su quelle panchine parlare di queste voci. Ranieri sta facendo un ottimo lavoro a Torino. Questo mette in evidenza la precarietà dell'allenatore, in un calcio come il nostro, uno impara a essere impermeabile: quello che sta seduto in panchina deve assorbire un po' di cose". Intanto il "precario" Spalletti, viaggia su un Eurostar con la sua Roma verso Firenze, sognando un quarto posto che riscatterebbe tutte le disavventure stagionali.venerdì 24 aprile 2009
"Vogliamo vincere"
Per Luciano Spalletti c'è solo risultato con la Fiorentina, ma il capitano ha un problema al ginocchio. Sull'interessamento della Juve: "Nessun contatto, leggo i giornali". Aria di mobilitazione, nella Roma. La famiglia Sensi è impegnata nell'ascoltare, e valutare, le offerte che le arrivano da imprenditori esteri, stretta tra la voglia di continuare il suo cammino nel calcio e la necessità di cedere (almeno in parte) le proprie quote per sopravvivere. Spalletti non cade certo dalle nuvole, già vaccinato dall'incertezza creata un anno fa dalla "questione Soros". Il tecnico prova a isolare sé e la squadra da un ambiente che non parla d'altro che di prospettive future, impegnato nel giocarsi le ultime possibilità Champions in casa della Fiorentina. "Le voci in merito alla società non ci danno fastidio- sorride Spalletti- sappiamo quello che dobbiamo fare, provare a vincere le gare anche nei momenti difficili. Non so niente di queste voci, non mi hanno detto niente. Ci vorrebbe qualcuno accanto a me, che non vedo, quindi...". Quindi la frecciata è all'assenza di qualcuno legato alla proprietà che possa aiutarlo a fare chiarezza, magari dandogli una mano in una conferenza stampa per forza di cose assorbita da un argomento così importante. Poco prima l'ennesimo comunicato, che continua a confermare quanto le trattative con gli intermediari di una cordata svizzero-tedesca siano tuttora in piedi. "(...) Come già comunicato, i contatti attualmente in corso con i soggetti che hanno manifestato il proprio interesse sono in una fase di verifica dell'esistenza dei presupposti per valutare eventuale operazioni. Nessuna offerta, né da parte dei soggetti chiamati in causa dagli organi di stampa, né da altro soggetto, è stata formalizzata, direttamente o indirettamente al gruppo Italpetroli. (...) Si coglie l'occasione per ribadire l'assoluta armonia dei rapporti con il gruppo Unicredit". In pratica il comunicato della Roma smentisce le cifre uscite nelle ultime ore, che vorrebbero già pronta un'offerta di ben 280 milioni da parte del gruppo con a capo l'imprenditore tedesco Flick, ribadendo, però, che sono in essere dei "contatti". Si tratta, quindi, e fonti bancarie sono pronte a giurare che questo fine settimana potrebbe risultare decisivo, in un senso o nell'altro. Proprio mentre la Roma si giocherà le pochissime possibilità di agguantare il quarto posto contro la Fiorentina, sua diretta rivale. "Credo che noi meriteremmo quella posizione- è deciso Spalletti- soprattutto viste le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare in questa stagione. Dobbiamo lottare per arrivare in fondo, per rispetto dell'ambiente dove viviamo. I viola forse possono accontentarsi anche di un pari, potendo gestire quindi due risultati su tre, mentre noi dobbiamo assolutamente vincere". Vincere di nuovo con una formazione rimaneggiata. "Totti ha sentito un pizzico al ginocchio, ma dovrebbe farcela". Il capitano si è fermato nell'ultimo allenamento, ma proverà fino all'ultimo a essere in campo, vista l'importanza della gara. Niente da fare per Vucinic, che si è arreso per il fastidio a gluteo e schiena, così come per Menez. Sarà quindi Baptista a partire sulla sinistra, con Perrotta trequartista e il ballottaggio sulla destra tra Brighi e Taddei. In difesa spazio di nuovo al poco rassicurante Artur. "A Doni abbiamo sempre chiesto se voleva giocare e ha sempre risposto di essere nelle condizioni di farlo. Ora però sente più dolore del solito al ginocchio", se la cava Spalletti. Il brasiliano, che viene descritto già con le valigie pronte, si farà visitare all'estero e non è escluso un intervento chirurgico. Questione di programmazione futura, con Spalletti che si innervosisce quando si prova a parlare del suo di futuro. "Il mio rapporto con la società è privato, ne parlo all'interno. Io non sono stato contattato dalla Juventus, né da nessun altro, sono cose che leggo sui giornali. E poi mi sembra ingeneroso per gli allenatori su quelle panchine parlare di queste voci. Ranieri sta facendo un ottimo lavoro a Torino. Questo mette in evidenza la precarietà dell'allenatore, in un calcio come il nostro, uno impara a essere impermeabile: quello che sta seduto in panchina deve assorbire un po' di cose". Intanto il "precario" Spalletti, viaggia su un Eurostar con la sua Roma verso Firenze, sognando un quarto posto che riscatterebbe tutte le disavventure stagionali.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)

0 commenti:
Posta un commento