La "AS ROMA CLUB PRIVILEGE" è la tessera del tifoso varata dall'A.S. Roma per la stagione sportiva 2010/2011 in ossequio al Ministro dell'Interno, l'onorevole della Lega Nord Roberto Maroni, noto amante della Capitale d'Italia. Nata con il pretesto della sicurezza pubblica, la carta in questione viene rilasciata solo previo nulla osta della Questura, come il passaporto e il porto d'armi, sulla presunzione che chi va allo stadio è un potenziale soggetto pericoloso e deve essere controllato all'origine.
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COSA E': la AS Roma Club Privilege è un volgare bancomat ricaricabile, frutto di un accordo tra la Roma, la Lottomatica (che utilizza il circuito la VISA) e non si sa chi altri. Versate dei soldi e caricate la tessera, che si può utilizzare per acquistare sia l'abbonamento che i biglietti per le partite che, come ogni bancomat, altri beni e servizi. E' strutturata con la tecnologia RFID. Chi faceva collezione di biglietti se li può scordare: la AS Roma Club Privilege distrugge il collezionismo cartaceo per motivi di "sicurezza".
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COSA E' LA TECNOLOGIA RFID: L'acronimo RFID che vrrà utilizzato per la AS Roma Club Privilege sta per Radio Frequenza Identificazione a Distanza.
Le tessere che il Ministero dell'Interno vuole sono dei chip che grazie alla piattaforma telematica della Telecom saranno in grado di TRACCIARE i suoi possessori ovunque. Questo accadrà se il sistema RFID sarà di tipo "attivo" e non "passivo", cosa non spiegata dal Ministero dell'Interno.
In ambito industriale e logistico, questa tecnologia è usata per marchiare le mandrie e tracciare le merci durante i viaggi. Cosa trasmette questo chip? I nostri dati, chi siamo, e tutto quello che il Ministero in realtà voglia metterci dentro. E' praticamente un sistema antiterrorismo.
"Nella grande distribuzione viene già usata per identificare le merci in transito o per effettuare inventari in pochi secondi. Il museo di Rotterdam ad esempio li usa per proteggere i suoi quadri mentre negli Stati Uniti milioni di animali domestici possono essere identificati grazie ai TAG-RFID. Sono nate addirittura delle società che impiantano gli RFID nelle persone per far si che queste siano riconosciuti dai propri sistemi di allarme o dalla propria auto senza bisogno di usare codici o chiavi di accesso. Attorno all RFID è nato quasi immediatamente un consorzio di aziende e università (l'AUTO-ID Center) che si è posto come obiettivo (forse un po troppo sfidante) di marchiare con RFID tutti gli oggetti prodotti nel mondo in modo da poterne controllare il ciclo di vita online. Sarebbe quindi possibile (almeno teoricamente) sapere in tempo reale la posizione di un qualsiasi oggetto prodotto. Questa idea ovviamente ha portato alla ribalta il problema della privacy. Se ad esempio acquisto un automobile marcata con RFID, qualcuno potrà controllare l'automobile ma in pratica sta controllando anche me visto che sono io ad usarla. Potrebbe quindi sapere dove abito, dove lavoro, quali sono i miei orari e tanto altro ancora. Alcune associazioni di consumatori hanno alzato un po la voce in merito e nel 2003 l'Auto ID Center si è sciolto. Di fatto però il progetto è allo studio in altre aziende e quindi...staremo a vedre se in futuro avremo a che fare con un nuovo Grande fratello".
IL FONDAMENTO GIURIDICO: L'A.S. Roma, per varare la AS Roma Club Privilege, ha sostenuto che la stessa sia obbligatoria, perché esiste una disposizione di legge che la prevede. In realtà non è così. Non esiste alcuna disposizione di legge che preveda la tessera del tifoso, la cui idea originaria è stata sostanzialmente "scippata" dal Ministero dell'Interno e stravolta nella sua concezione
Quella che avete appena letto NON è una disposizione di legge ma è una semplice circolare inviata dal Ministero dell'Interno ai Prefetti e alle Questure e non certo alle società di calcio, visto che una "circolare" - lo dice il nome - è un atto amministrativo ad uso e consumo del Ministero dell'Interno stesso e vincola, internamente, solo lo stesso Ministero. In buona sostanza il Ministero dice ai suoi organi periferici (i Prefetti per l'appunto): "Noi vorremmo che le società calcistiche facessero questo. Se non lo fanno, rompetegli le scatole adottando limitazioni a più non posso". Conseguentemente, non è vero che la Roma non aveva altra scelta se non quella di varare la AS Roma Club Privilege e non è neppure vero che non avrebbe potuto varare la campagna abbonamenti 2010/2011. Avrebbe potuto tranquillamente farlo, perché nessuna norma lo vieta. E' invece vero che la Roma, per volontà politica e per non volersi mettere in contrasto con il Ministero degli Interni (che ormai ha ampiamente bypassato il Parlamento) ha accettato il diktat.
I PRIVILEGI: il "privilegio" principale della AS Roma Club Privilege è.... potersi abbonare!
Prima lo facevate liberamente, adesso dovete chiedere il permesso, attraverso il modulo che vi chiedono di firmare, alla Questura. Se la Questura vi dice di no, la VISA e la Roma entreranno a conoscenza che siete stati, magari venti anni fa e una volta sola, teppisti da stadio. Non si capiscono i motivi del controllo di Questura: chi è diffidato già non può entrare negli stadi e se lo fa viene arrestato e punito con pene superiori a quelle che verrebbero comminate a un Totò Riina qualsiasi che evade dal carcere (Totò Riina che evade: da 6 mesi a 1 anno; il diffidato che prova ad andare allo stadio: da 1 a 3 anni e multa da 10mila a 40mila euro più ulteriore diffida da 2 a 8 anni). Altro "privilegio" è quello di avere delle corsie preferenziali di accesso allo stadio. Beh, sì, prima debbono costruirle e modificare nuovamente la tecnologia, con i soldi del C.O.N.I., altrimenti non se ne fa nulla, e ciò è chiaramente scritto nel modulo che vi chiederanno di firmare.
Del resto, in uno stadio Olimpico semivuoto dove il tempo di attesa per le tribune è di circa 20 secondi per le partite normali e 2 minuti per quelle di cartello (in Tribuna) e poco di più in Curva Sud è davvero un bel vantaggio. Poi avrete il "privilegio" di accedere accedere al settore ospiti per le trasferte, sempre che l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive non lo chiuda lo stesso. Perché sempre su quel modulo che vi chiedono di firmare c'è anche scritto che questo "privilegio", sarà sempre a piacimento dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive.
Basta leggere quanto sta scritto nelle clausole in piccolo della AS Roma Club Privilege alla voce:
Come potete ben leggere, le "possibili facilitazioni" per seguire la squadra nel settore ospiti potranno essere concesse ESCLUSIVAMENTE dagli Organi e dalle Autorità presposti all'ordine e alla sicurezza pubblica: ONMS e CASMS, per il tramite dei Prefetti. In occasione di Genoa/Milan 2009/10, infatti, la partita si è giocata a porte chiuse nonostante i tifosi del Milan avessero la tessera del tifoso. Le prelazioni per l'acquisto dei biglietti già le avevano gli abbonati, senza bisogno della AS Roma Club Privilege. Andiamo oltre. Queste sono le clausole:
Al terzo pallino, si scrive che la AS Roma può annullare la tessera a coloro che siano diffidati (o che verranno diffiidati), ai sorvegliati speciali e addirittura anche solo a chi sia stato denunciato o condannato - il modulo dice in ogni tempo - per reati "da stadio". Non si parla di ultimi cinque anni e, addirittura, si parla anche di semplici denunce. Se non vi danno la AS Roma Club Privilege, o se ve la ritirano, la Roma deve solo comunicarvelo e e non vi deve dare alcuna spiegazione né rimborso. Nulla si scrive in ordine alla possibilità di recedere dal programma. Nulla si scrive della risoluzione di eventuali controversie.
Nulla si scrive, soprattutto, in ordine al necessario consenso che l'interessato DEVE dare per far sì che i suoi dati personali finiscano in Questura per i necessari controlli, visto che la AS Roma non può certo sapere chi ha la diffida, chi è un sorvegliato speciale o chi ha avuto denunce o condanne per reati da stadio.
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LA SICUREZZA: il nulla osta per avere la AS Roma Club Privilege non dovrebbe essere rilasciato - allo stato - a chi abbia ricevuto, anche in passato, un D.a.spo. ovvero una condanna per reati da stadio. E' in fase di modifica l'articolo di legge (art. 9 della Legge Amato n. 41/2007) che dispone questa assurdità che fa sì che chi ha scontato al sua diffida o al sua pena possa essere interdetto dall'acquisto di titoli di accesso per gli stadi e non solo per la "tessera del tifoso". In ogni caso i soggetti diffidati, come detto, già non possono entrare negli stadi e nel 90% dei casi sono tenuti a presentarsi in un ufficio di P.G. durante le partite.







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