Ko in Champions: 0-2 a Monaco. Il capitano giallorosso durissimo: «Non abbiamo giocato: zero tiri. Così non si vince mai. Abbiamo pensato solo a difenderci... Finora non è andata bene e mi auguro che la situazione possa cambiare al più presto. Ci serve un successo. Il ko può contare per il primo posto, si può rimediare ma adesso dovremo battere in casa Cluj e Basilea»
Un’altra sconfitta. Che, qui a Monaco, ci può pure stare, basta conoscere un minimo di storia recente e passata di calcio per capirlo, ma la sintesi è ancora una sconfitta, altri due gol al passivo, nessuna rete all’attivo e, soprattutto, la sensazione di una Roma che se in campo si gioca al replay riesce anche a non far giocare gli altri, ma quando deve giocare lei meglio lasciar perdere. E non può certo bastare l’argomentazione di un possibile calcio di rigore a favore non fischiato dal signor Lannoy nel corso del primo tempo per spiegare la terza sconfitta in quattro partite ufficiali della stagione (la quarta è stato un pareggio casalingo con il Cesena), è troppo poco per compensare una ripresa in cui appena il Bayern ha spinto il piede sull’acceleratore, buonanotte ai suonatori e alla Roma.
IMPIETOSO - L’immagine, buonanotte ai suonatori, è dipinta sul volto di Francesco Totti quando esci dagli spogliatoi di questa splendida astranova che è l’Allianz Arena. Un paio di tifosi, riusciti ad arrivare lì chissà come, sono riusciti a strappargli un sorriso per una foto, ma la faccia del capitano, ieri sera peraltro certamento non il miglior Totti di sempre, è di quelle ch possono nascondere anche pensieri un po’ pesanti. E le prime parole che siamo riusciti a strappargli, ne sono state l’inevitabile conferma: «Abbiamo rispolverato il vecchio catenaccio» . E’ una frase che per quello che si è visto in campo, non fa una grinza, ma è anche una frase che può avere ripercussioni a breve termine piuttosto pesanti. E c’entra poco e niente la sostituzione del capitano che Claudio Ranieri ha fatto subito dopo la splendida rete di Muller (ammazza che bel giocatore), inserendo Menez che da trenta minuti si stava scaldando a bordo campo.
LA CONFERMA - Abbiamo provato allora a vedere se c‘era l’intenzione di salvarsi in calcio d’angolo. Per carità: «Non abbiamo giocato a pallone, abbiamo pensato soltanto a difenderci, sempre con dieci uomini sotto la palla, giocando in questa maniera francamente mi sembra difficile poter vincere le partite. E ora siamo qui a commentare un’altra sconfitta. Finora non è andata bene una, io mi auguro che il prima possibile la situazione possa cambiare, a cominciare da domenica prossima contro il Bologna perché a questo punto per ritirarci su è necessaria solo una vittoria. Abbiamo perso contro una grande squadra come il Bayern Monaco, ma adesso dobbiamo assolutamente migliorare per tornare protagonisti in campionato e in Champions League».
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