Tornano le scene di guerriglia negli stadi italiani. Un inizio da brividi, con i tifosi serbi scatenati a Marassi dopo un pomeriggio di tensioni con la polizia. La sfida per gli Europei tra Italia e Serbia è stata sospesa ancora prima di cominciare per colpa del lancio di oggetti di un gruppo di ultrà ospiti, che hanno scagliato fumogeni verso i tifosi italiani ed hanno dato alle fiamme una bandiera albanese.
Dopo qualche minuto di caos le due squadre sono rientrate negli spogliatoi prima dell’esecuzione degli inni nazionali. Verso il settore dei tifosi serbi, apparentemente “diretti” da un capo-ultras coperto in volto da un passamontagna, si è diretto un gruppo di circa 30 agenti del reparto celere in tenuta antisommossa. Quasi mezz'ora dopo l'inizio della guerriglia la decisione definitiva: si gioca. Ma dopo soli sei minuti la partita è stata nuovamente sospesa. «Una cosa mai vista», ha detto amaro Prandelli.

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