Traffico già bloccato, decine di linee di bus deviate, pedoni costretti a tortuosi percorsi alternativi per andare dal Celio a piazza Venezia o da via del Corso all'Aventino. È già paralisi intorno al percorso della grande Maratona di Roma in questa domenica di sole. Migliaia di podisti sono arrivati di prima mattina da tutto ilLazio e da molte città italiane con pullman e auto private: esauriti i parcheggi in zona Labicana-Villa Celimontana. Ressa ai cancelli per l'accesso alla partenza della Stracittadina ai Fori Imperiali, che vedrà in gara almeno 80 mila persone. E mentre gli atleti con pettorale che partecipano alla vera Maratona (giunta alla 18esima edizione) si allineano disciplinati, il popolo della RomaFun ha raggiunto allegramente caotico la linea del via. La gara è partita alle 9.
CANI E BAMBINI - Famiglia, bambini, giovani e anziani, volontari della protezione civile con i cani, coppie, gruppi di amici: è una grande festa per gli amanti della corsa. Una festa per la capitale, che tuttavia per alcune dovrà fare i conti con i disagi derivanti dalla pacifica invasione del centro. Non sarà facile governare i 100 mila pronti a scattare sulle strade della Capitale. Un test di non poco conto che ha obbligato cambiamenti sostanziali nella gestione del traffico intorno al tracciato della Maratona e a quello della stracittadina.
PROTESTE EDUCATE - Qualche turista, pur felicemente sorpreso dalla grande festa dei maratoneti, ha protestato educatamente con i vigili e gli addetti di guardia ai varchi: nessuno sapeva spiegare loro come accedere ai corridoi per i pedoni che dovrebbero consentire anche a chi non partecipa alla gara di seguire gli atleti e attraversare dietro le lunghe transenne metalliche i Fori Imperiali. L'Agenzia per la Mobilità ha deciso la chiusura temporanea di molte strade della capitale e la deviazione, sospensione o limitazione di ben 68 linee del trasporto pubblico. Con 150 operatori e 50 mezzi l'Ama garantirà la pulizia delle strade già alla fine della corsa, stimata intorno alle 16. Sul tracciato verranno inoltre installati 240 bagni chimici, 20 dei quali per i diversamente abili.
IL PERCORSO PIU' LUNGO - La Maratona attraverserà la città per 42 chilometri la città partendo dal centro per poi toccare i quartieri Ostiense, Aventino, Testaccio, Prati e Flaminio. Il percorso è stata modificato quest'anno: dopo essere transitati sul lungotevere, i 15 mila atleti della competitiva raggiungeranno i Parioli per poi raggiungere piazza del Popolo e lanciarsi finalmente verso lo striscione d'arrivo di via dei Fori Imperiali. Nei nuovi 8,5 chilometri passeranno per Villaggio Olimpico, Acqua Acetosa e Auditorium Parco della Musica per poi dirigersi verso viale Giulio Cesare e via Cola di Rienzo. Eliminati, invece i tratti ventosi poco amati dagli atleti, soprattutto quelli che prevedevano il transito su viale Tor di Quinto e l’Olimpica. La sezione RomaFun della Maratona di Roma I 4 KM DEI PRINCIPIANTI - Molto meno impegnativa sul piano fisico per i partecipanti, la stracittadina, poco più di 4 chilometri con passaggio davanti al Quirinale ed arrivo a via di Monte Oppio, costituirà una prova ulteriore per l'apparato organizzativo. Saranno infatti non meno di 80 mila («imbucati» compresi) gli appassionati non solo romani che trascorreranno la mattinata lungo il percorso della RomaFun. Tra di loro il sindaco Gianni Alemanno, il presidente della Regione Renata Polverini, l'onorevole Giorgia Meloni e l'ex campione europeo dei 10 mila Stefano Mei.
SFIDA KENIANI-ETIOPI - L'appuntamento della Maratona - partita da via dei Fori Imperiali - negli anni è diventato imperdibile per i fondisti di tutto il mondo, felici di poter faticare su un percorso senza eguali. Degli oltre 15 mila iscritti, infatti, quasi la metà sono stranieri e sono alla partenza di via dei Fori Imperiali in rappresentanza di ben 82 paesi. Assoluti protagonisti in campo maschile, keniani ed etiopi: unico «intruso» Kemboi, atleta che corre per il Quatar nonostante sia nato anche lui sugli altipiani del Kenia. Il bergamasco Gualdi, che cercherà di correre al di sotto del tempo di 2.11'30, limite stabilito dalla Fidal per il pass alle prossime Olimpiadi di Londra. Tra le donne spicca il nome della Kimutai, keniana già salita due volte sul podio capitolino ma mai da vincitrice.


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