C'era una volta Christian Vieri, indomabile centravanti, spauracchio di ogni difesa, incubo di tutti i portieri, uomo squadra, trascinatore indiscusso dentro e fuori dal campo. Oggi, però, il Bobone nazionale ha perso fascino, l'irresistibile sex-appeal di quando era considerato uno degli attaccanti più forti al mondo. Sono infatti passati i tempi in cui i presidenti si sfidavano a colpi di assegni per assicurarsi le prestazioni di Vieri, un po' come quando Moratti lo strappò alla Lazio versando nelle casse di Cragnotti la cifra record di 90 miliardi di lire...! Già, sono passati dieci anni. E non sembra ieri. Ma Vieri è un uomo orgoglioso: lui è l'attaccante capace di segnare più di 100 gol con la maglia nerazzurra, lui è il calciatore che per molti anni ha strappato contratti miliardari a tutte le squadre in cui andava, è una persona caparbia, testarda che non ci pensa proprio a chiudere la carriera dopo l'ultima deludente esperienza a Bergamo. Rescisso il contratto con l'Atalanta, infatti, si è messo pazientemente alla ricerca di una nuova squadra dove chiudere onorevolmente col calcio, magari all'estero, in un campionato meno impegnativo ma capace di restituirgli quella voglia di pallone smarrita nelle ultime stagioni. E così, il Bobo, sdegnosamente rifiutato in estate dai tifosi dell'Atalanta, che avevano costretto persino Del Neri a scendere in campo per difendere la scelta di quell'ingaggio sgradito, ha sparato le ultime cartucce a sua disposizione. Ma più che di assi nella manica si deve parlare di bluff: un piatto povero, una mano poco appetitosa, che ha finito per svelare una coppia di due di picche. Altro che poker servito!Il primo è arrivato dai Los Angeles Galaxy, che nonostante le pressioni di un amico di Vieri, David Beckham (certamente non un amico qualunque), hanno rispedito al mittente la candidatura dell'attaccante italiano che si è visto sbattere in faccia la porta dai dirigenti californiani nonostante l'illustre raccomandazione.Troppi soldi, troppe chiacchiere e poche garanzie. Dopo Beckham, che i soldi li aveva anche portati in termini di sponsor e accordi commerciale, ne dovevano avere avuto abbastanza. Ma Bobo non si è perso d'animo, ha continuato a cercare, spostandosi un po' più a Sud, verso l'America Latina, e più precisamente in Brasile. Ma anche qui, nessuno sembra più voler scommettere su di lui. Anche il Flamengo ha gentilmente rifiutato la sua candidatura come conferma il vicepresidente dal club carioca, Kleber Leite: "Il giocatore ci è stato offerto ma lo abbiamo rifiutato". Troppe le primavere di Vieri - 35 - troppi gli infortuni subiti in carriera, ma soprattuo troppi i soldi da investire per pagare l'ingaggio di Vieri che non è riuscito a convincere nemmeno uno sponsor che, tagliando i costi del club, puntasse ancora una volta, magari l'ultima - su di lui. Ma come? Brasiliani e americani che si permettono di rifiutare Bobo Vieri? Ma siamo pazzi? Non c'è proprio piu' rispetto per una delle più grandi icone del calcio italiano degli ultimi anni...
E' vero che nei giorni scorsi Bobone ha dichiarato che una volta appesi gli scarpini al chiodo, vorrebbe intraprendere la carriera professionistica di giocatore di poker: certo che cominciare con una coppia di due di picche non è proprio il massimo....
Bobo, ma che vai a fare all'estero? Torna qui in Italia, magari nella tua Bologna o giù di lì... che ne so, ci sarà pure una squadra vicina a Milano Marittima disposta a offrirti un contratto: lo sanno anche i muri che da quelle parti, sicuramente, troveresti persone o sponsor disposte a giocarsi un jolly per te... Ma a Poker si gioca senza Jolly? Va beh: faranno un'eccezione.

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