La folle giornata di Mattia Pasini

L’incredibile è andato in scena oggi pomeriggio alle 15 ad Assen. Scendono in pista i piloti della classe 250. Tutti meno uno, Mattia Pasini, quarto nel mondiale e con una vittoria nel Gp del Mugello dopo una sfida sotto la pioggia con Simoncelli che rimarrà negli annali di Storia del Motociclismo al pari di quella di Barcellona tra Valentino e Lorenzo.
Motivo? Manca un… bonifico bancario. Non è uno scherzo, ma la verità. La scuderia di Pasini, il team Toth, era da tempo “moroso”, nel senso che non aveva ancora fatto pervenire all’Aprilia, almeno una parte dei soldi che servono per acquistare in leasing la moto di Pasini. Da qui la decisione del Gruppo Piaggio (da cui Aprilia dipende) di sequestrare la moto di Pasini dopo il Gp di Barcellona, di portarla ugualmente in Olanda, ma di non fornire l team i pezzi principali sino a quando il benedetto bonifico non fosse arrivato a Pontedera. L’Ungheria non è ancora a pieno titolo nella Comunità Europea, ragion per cui ogni trattativa commerciale ci mette il doppio del tempo impiegato tra Paesi aderenti.
Se poi questo bonifico, come accertato, è partito solo alle 14, cioè un’ora prima el via delle prove, allora si capisce che qualcuno ha tentato di fare il furbetto mentre dall’altra la società editrice (cioè l’Aprilia), non ha voluto passare per fessa. Spiace che in tutto questo ci ha rimesso Pasini. Il quale prima è stato zitto, scuro in volto, seduto ai box con gli occhi persi sul monitor dei tempi. Poi, quando è arrivato l’ok, è entrato in pista come una furia: doveva recuperare 23’ e ha compiuto l’impresa di chiudere al 5° posto dopo essere anche in seconda posizione. Al termine, entrato ai box tra gli applausi ha esclamato, come per liberarsi da un peso: “E adesso voglio proprio vedere chi mi ferma!”. Ed ha mostrato un cartello scritto lì per lì nella lunga attesa prima del via: “No moto, no parti”, dove la i è normale è non la y inglese. Tanto per evitare fraintendimenti…

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