E' il campionato del dopo disfatta di Lippi, è il campionato del dopo-Mourinho e della sua "dittatura della vittoria".
E' il campionato degli amanti della cabala che dandole retta non dovremmo vedere di nuovo i nerazzurri campioni d'Italia.
Si dice sia il campionato del Milan che con Ibra dovrebbe tallonare l'Inter ancora favorita.
Al tempo stesso si continua a parlare della Roma come probabile terza pretendente per il titolo.
Della Juve si dice sia ancora un po' in ritardo ma sarebbe da sola in seconda fascia. E poi ci sarebbe la terza fascia composta da Fiorentina, Palermo, Lazio, Genoa, Samp, Napoli. Indietro ancora molte altre prima della zona B. Se tutto andasse così la Roma potrebbe comunque arrivare in Zona Champions mentre la Lazio si accomoderebbe tra il quinto e il decimo posto.
Il calcio, a bocce ferme, sembra facile da leggere e raccontare. Poi però e' il campo a regalare il verdetto.
Del resto questo gioco planetario se oggi ci piace ancora dopo più di un secolo è per via della sua imprevedibilità e per il suo sfuggire almeno un po' ai pronostici.Diciamoci la verità, a tavolino ipotizziamo scenari di vittoria e di sconfitta ma poi "ogni maledetta domenica" attendiamo il colpo di scena senza il quale guardare questo gioco diverrebbe noioso. E nell'era delle Pay Tv ahimé il tifoso è cliente e se lo spettacolo non diverte posso anche scegliere di non comprare.
Questo è il calcio oggi, con buona pace degli Ultras,per ora in stand by, ma vogliosi di dimostrare al circo del pallone che senza le sciarpe, i cori, i tamburi e i megafoni tutto sembrerà più triste.


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