L’Aquila Olimpia non vola più

Sono 6 mila, per il momento, i romanisti che hanno già in mano un biglietto per il derby. Pochi? Certo, ma il dato non deve far preoccupare. Perché fino a questo punto è stata aperta la prevendita solo in prelazione per gli abbonati. Che a inizio stagione hanno dovuto sottoscrivere la tessera del tifoso . Il dato diventerà più significativo a partire dalle ore 10 di domani, quando partirà la vendita libera per Curva Sud e Distinti Sud. E’ prevedibile che ci sarà la corsa al biglietto per non mancare all’appuntamento e che in poco tempo ci sarà il tutto esaurito. Almeno per il lato giallorosso dell’Olimpico. Chi volesse andare in Monte Mario, potrà invece prendersela con più calma. Per la tribuna più costosa la vendita libera del lato Sud è già iniziata ieri alle 16 ed è presumibile che rimarranno posti fino a poche ore dal calcio d’inizio. E la Tevere? Per quella non c’è niente da fare, niente vendita libera (eccezion fatta per gli under 14, le donne e gli over 60) per motivi di ordine pubblico. Per evitare, insomma, che, come successo in passato, le due tifoserie possano venire a contatto. Di questo, e non solo di questo ha parlato il Questore di Roma, Francesco Tagliente, che si è soffermato a lungo sull’aspetto sicurezza nel derby: «Stiamo lavorando da un bel po’ per questo motivo - ha spiegato intervenendo a Radio Radio -. Sono soddisfatto che la Lega abbia individuato nel pomeriggio l’orario per la competizione. Se si verificheranno situazioni di criticità, poi, si faranno scelte diverse». Insomma, massima attenzione, come in passato. Esattamente come prima della tessera del tifoso: «La tessera è uno dei momenti dell’organizzazione, ma non solo - ha proseguito Tagliente -. Stiamo studiando situazioni per cui in Tribuna Tevere due gruppi possano convivere». Nel frattempo c’è una certezza: l’aquila Olimpia non volerà sopra le teste degli spettatori. Resterà a terra, come ha confermato il Questore: «Noi siamo sostenitori del folklore. Ma in un derby l’aquila può essere un pericolo per la tifoseria avversaria. La preparazione a questo match? Sono certo che le tifoserie hanno capito la nostra attenzione e spero che vivranno nelle regole. Sto cercando di tenere il profilo basso, convinto del fatto che per far funzionare uno stadio il lavoro sia lungo». Già, lo stadio. Che è sempre più vuoto: «L’obiettivo è quello di riportare la gente allo stadio, riportare le famiglie, le famiglie con le carrozzine come avvenuto in altri contesti. Quando succederà tutto questo? Dipende da come reagiranno tutti gli attori coinvolti».

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